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BERNA - 23-10-2023 -- Un po’ più a destra e con meno ambientalisti. Le elezioni per il Consiglio nazionale della Confederazione elvetica, tenutesi ieri, hanno visto uscire dalle urne come primo vincitore l’Udc. L’Unione democratica di centro, che appartiene alla destra conservatrice, è risultato il primo partito con il 28,8% dei consensi (in crescita del 2,96%), che gli sono valsi 62 seggi (9 in più) sui 200 che compongono la camera bassa. Al secondo posto con il 17,96% (+1,12%) si piazza il Partito socialista, prima forza della sinistra con 41 seggi. Segue il Centro, che ottiene il 14,57% e scavalca il Partito Liberale Radicale (14,38%) - altro movimento di destra.

Arretrano gli ecologisti. I Verdi, che quattro anni fa avevano passato la doppia cifra, calano sino al 9,38%, lasciando sul campo quasi quattro punti percentuali. Meno accentuata la perdita dei Verdi Liberali, assestatisi al 7,24 (-0,56%). Entrambi valevano 41 seggi (28 e 16), ridottisi a 33 (23 e 10).

In Ticino la coalizione di destra è prima con il 28,55% dei voti e conquista 3 seggi con Piero Marchesi, Paolo Pamini (Udc) e Lorenzo Quadri (Lega dei Ticinesi). Due vanno alla sinistra Verdi-Socialisti, che mandano a Berna Greta Gysin e Bruno Storni; altrettanti ai Liberali-Radicali Alex Farnielli e Simone Gianini; uno al Centro con Fabio Regazzi.

Per il Consiglio degli Stati, la camera alta, nessuno ha raggiunto il quotum e la maggioranza assoluta e, pertanto, si andrà al ballottaggio del 19 novembre. In testa, al momento, c’è Marco Chiesa dell’Udc-Lega dei Ticinesi (37,65%) e Fabio Regazzi del Centro (27,73%), tallonato da Alex Farinelli del Plr, entrambi già eletti al Nazionale.

 


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