VERBANIA - 14-10-2023 -- Più di 50.000 euro di multa ciascuno. Sono stati condannati a una sanzione doppia dell’Iva evasa i due cognati accusati di contrabbando dopo che, nell’ottobre del 2021, la Guardia di finanza di Domodossola li trovò sul treno Ginevra-Milano con unorologio di lusso non dichiarato. Accomodati in due diverse carrozze, uno aveva al polso il cronografo e l’altro conservava nel bagaglio la confezione originale con la ricevuta. L’Audemars Piguet era stato acquistato in un’importante oreficeria ginevrina dalla moglie di uno dei due, cognata dell’altro. La donna, italo-israeliana residente in Israele, l’aveva comprato per investimento, destinandovi i 114.000 euro ricevuti in eredità dopo la morte del padre. E aveva mandato i parenti in aereo in Svizzera per ritirarlo. Le operazioni erano andate per le lunghe per via dei tempi di esecuzione del bonifico bancario e gli improvvisati corrieri avevano perso la coincidenza aerea, preferendo tornare in treno.
Quando si imbatterono nelle Fiamme Gialle e nel personale doganale domese, oltre a ricevere un verbale, furono denunciati per contrabbando. La difesa ha sostenuto la tesi secondo cui l’orologio, per il quale erano state pagate le imposte elvetiche, non doveva essere assoggettato all’Iva poiché solo in transito in Italia, dal momento che -dopo un passaggio a Roma- sarebbe volato in Israele a casa della proprietaria. Il giudice è stato di diverso avviso e ha accolto le richieste del pm Anna Maria Rossi.