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VERBANIA - 14-10-2023 -- Avrebbe dovuto incassare 150 euro, ne ha persi 2.700 e per quel raggiro non c’è un colpevole. Il Tribunale di Verbania ha assolto dall’accusa di truffa aggravata in concorso un uomo e una donna -un terzo complice è rimasto ignoto- intestatari delle carte Poste-pay sulle quali, nel 2021, un verbanese ha effettuato ripetuti versamenti per concludere una compravendita on-line. L’uomo, che aveva pubblicato sul sito subito.it l’inserzione per vendere un pezzo di ricambio di una Fiat Panda, era stato contattato da una persona che s’era finta interessata e che, accettando il prezzo, s’era offerto di pagare tramite sportello Atm. In realtà, secondo il consolidato copione delle truffe “al contrario”, facendo credere a chi vende di stare ricevendo i soldi di chi compra quando, in realtà, sta effettuando tramite il proprio bancomat una ricarica, gli hanno svuotato il conto. Seguendo le istruzioni ricevute, il truffato ha effettuato più operazioni per un importo di 1.500 e 1.200 euro prima di rendersi conto di essere stato ingannato.

Ha poi sporto denuncia e le indagini, seguendo la traccia informatica del denaro, sono arrivate a due soggetti intestatari delle carte Poste-pay che, tuttavia, sono stati assolti per la mancanza di prove certe del loro coinvolgimento.

 


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