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CANNOBIO - 03-10-2023 -- “Basta annunci spot: serve un’informazione corretta”. Critica la collega di Verbania e invita alla serietà il sindaco di Cannobio Gian Maria Minazzi. Che, nei giorni successivi alle uscite dell’omologa del capoluogo, Silvia Marchionini, dice la sua sui lavori di messa in sicurezza della statale 34 e sulle conseguenze che potranno avere sull’utenza e sulle comunità.
Settimana scorsa Marchionini aveva dichiarato che, senza alternative alla chiusura parziale della litoranea, avrebbe bloccato i cantieri. Un’uscita che non è piaciuta a Minazzi, che la definisce “poco elegante”, perché si parla “della messa in sicurezza di un’arteria che ha anche visto morire una persona e il mio predecessore Giandomenico Albertella e i tecnici Anas finire a processo”. Un’uscita anche al di fuori delle competenze istituzionali. “Non è il sindaco di Verbania che sicuramente può decidere sui lavori o sulle procedure da eseguire nei cantieri” – afferma, ricordando che il compito dei sindaci è di “dare informazioni fondate”, che a oggi non ci sono.
Il problema di fondo è che, sia il comune di Verbania (capofila dei cantieri, finanziati con fondi della Regione e dello Stato), sia Anas per quanto di sua competenza, devono realizzare nei punti critici per la sicurezza dei versanti alcune gallerie paramassi, la cui lavorazione richiederebbe la chiusura della strada, non potendosi disporre il senso unico alternato. Ciò naturalmente andrebbe a discapito di chi -in migliaia tra frontalieri, pendolari, studenti e turisti- quella strada internazionale la percorrono ogni giorno, in entrambe le direzioni. Quando, come e per quanto tempo sono domande alle quali, al momento, non c’è risposta.
Il sindaco di Cannobio ricorda che la responsabilità è del dirigente e dei funzionari del comune di Verbania incaricati di seguire l’opera, coi quali è in contatto.