ASCOLI P. - 28-09-2023 -- Dodici mesi di reclusione con la sospensione della pena. È questa la richiesta di condanna che la Procura di Ascoli Piceno ha proposto per il 46enne verbanese Fabio Saccotelli, maggiore dell’Aeronautica coinvolto -come operatore a terra- nello schianto in volo tra caccia militari avvenuto nell’Appennino marchigiano il 19 agosto del 2014, nel quale persero la vita quattro piloti, tra cui la novarese Mariangela Valentini.
Nella base bresciana di Ghedi, Saccotelli era capocellula della pianificazione aerea target per quella missione di addestramento conclusa tragicamente. Rinviato a giudizio insieme al collega comandante del 154° gruppo Cboc (Cacciabombardieri ognitempo convenzionali), per il quale è stata chiesta l’assoluzione, deve rispondere della morte dei quattro avieri. La sentenza è attesa per il 1° dicembre, data alla quale è stata rinviata l’udienza per permettere al ministero della Difesa di trovare un accordo con le parti civili. Secondo la ricostruzione operata dall’Aeronautica, infatti, l’incidente in volo fu responsabilità di Freccia 21, il Tornado comandato dal maggiore Valentini in equipaggio con il maggiore Paolo Franzese, che si scontrò con Freccia 11 di Alessandro Dotto e Giuseppe Palminteri. Ai familiari degli ultimi due, diversamente a quelli dei primi, è stato accordato un risarcimento.
Furono proprio i congiunti delle vittime a insistere affinché l’indagine penale proseguisse. In un primo momento, infatti, fu chiesta l’archiviazione, negata dal gup a seguito dell’opposizione delle parti offese. Da lì il procedimento è ripartito con imputati il verbanese Saccotelli e il collega.