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VERBANIA - 26-09-2023 -- Era ai domiciliari, sotto controllo “digitale”. Sottoposto alla sorveglianza del braccialetto elettronico nel luglio del 2021, un pregiudicato ossolano era autorizzato dal giudice a lasciare casa tre giorni la settimana (il lunedì, il mercoledì e il venerdì) in determinati orari per attendere alle incombenze domestiche. Non fu molto ligio nell’applicazione di quella misura e, non potendo sfuggire alla tecnologia, che segnala in tempo reale ogni spostamento non autorizzato, venne scoperto dalle forze dell’ordine in più occasioni fuori casa nel periodo non consentito. In posta, al supermercato e anche all’ospedale -cui s’era rivolto dicendo che il braccialetto elettronico gli dava problemi e che chiedeva fosse rimosso- i luoghi in cui venne trovato, portando a una denuncia per evasione. Processato con rito abbreviato, ha giustificato quelle uscite con lo stato di necessità, tesi non accolta dal giudice che l’ha condannato a 8 mesi e 20 giorni contro i 10 mesi chiesti dal pm.

 


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