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cota roberto

Ho avuto la fortuna di conoscere il Presidente Napolitano, da parlamentare, da capogruppo alla Camera e da Presidente della Regione. Certamente le sue idee politiche erano diverse dalle mie, ma non nascondo di averne grandemente apprezzato alcune qualità. Una parte del centrodestra gli attribuisce la responsabilità dell’uscita di scena di Berlusconi nel 2011. Rimandiamo l’ analisi ad un successivo approfondimento ma, avendo vissuto direttamente quel periodo, dico solo che le gravi responsabilità politiche connesse all'ingiusto accantonamento di Berlusconi non erano certo sue. Oggi, quello che vorrei rappresentare è il fatto che il Presidente Napolitano non ha incarnato la classica figura del Presidente della Repubblica, paludato inquilino del Palazzo del Quirinale che parla solo con discorsi scritti, spesso melliflui, che dicono poco o niente e che incarnano perfettamente la linea politically correct del momento.

Il Presidente emerito diceva apertamente quello che pensava e conosceva direttamente gli argomenti senza bisogno di affidarsi a consulenti o intermediari. Ciò in quanto aveva una immensa esperienza politica. Inoltre, teneva personalmente i contatti. Se avevi un ruolo istituzionale chiamavi in ufficio e gli parlavi; per rispetto, chiedevi un incontro, ma non c’erano problemi, era accessibile. Era sempre “sul pezzo”, con grandissima competenza. Parlava il linguaggio della politica e per questo era temibile. Certo, poteva non piacere a tutti. Oggi si celebra una grande figura.

Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

 


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