VERBANIA - 21-09-2023 -- S’era presentato nello showroom, s’era fatto mostrare diverse soluzioni di rivestimento e, andandosene, aveva detto che avrebbe effettuato l’ordine al più presto. È nato così, in un’impresa ossolana specializzata in materiale edilizio, il contatto che ha portato un artigiano vigezzino a processo per insolvenza fraudolenta. A distanza di pochi giorni da quella “visita” come nuovo cliente, aveva ordinato 2.000 euro di piastrelle che s’era fatto consegnare in un cantiere edile di Masera. Mancavano i battiscopa perché non erano disponibili e, ordinati, sarebbero arrivati nei giorni successivi. L’acquirente aveva concordato che, ricevuta la seconda fornitura, avrebbe saldato. Non l’ha mai fatto, nonostante avesse fornito gli estremi per la fattura e nonostante promesse e scuse discusse per telefono e messaggio. Dopo settimane, non riuscendo a venire a capo, i titolari dell’impresa l’hanno denunciato e la Procura l’ha mandato a processo per insolvenza fraudolenta.