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VERBANIA - 20-09-2023 -- La segnalazione era arrivata da un dipendente stagionale, un uomo di nazionalità marocchina che, durante un corso di formazione sulla sicurezza interno a ConSerVco, alle spiegazioni sui corretti comportamenti da tenere, disse che non si dovrebbe nemmeno rubare come, invece, aveva visto fare ad altri colleghi.
Quella sortita, messa poi nero su bianco in una dichiarazione scritta con l’aiuto di due impiegate, diede vita a un’indagine interna che sfociò in una denuncia, un’indagine e un processo.
Furto aggravato è il reato per il quale è a giudizio al Tribunale di Verbania un 65enne verbanese che, sino al 2021 -prima dei fatti oggetto del procedimento- era responsabile di cantiere per la municipalizzata dei rifiuti. Era addetto a diversi cantieri: Gravellona Toce, Omegna, Stresa e Gignese. Secondo quanto riferito dall’operaio, individuava i rifiuti conferiti recuperabili, effettuava una cernita, li metteva da parte e se li portava via per poi rivenderli. Materiali edili, elettrodomestici, mobili… ciò che scartato dai cittadini poteva avere un altro impiego.
Il direttore dell’azienda, avvisato dal responsabile della sicurezza, nel settembre del 2021 si appostò egli stesso al di fuori del cantiere di Stresa e, per un’intera mattina, controllò il dipendente, che vide parlare con un uomo non conosciuto il quale tornò più tardi in auto, entrò e caricò qualcosa sul bagagliaio. Altri controlli furono effettuati nei giorni seguenti per poi procedere con la denuncia in polizia e l’avvio del procedimento disciplinare.
Dei tre soggetti individuati, di cui uno esterno all’azienda, solo il 65enne ha scelto di andare a dibattimento (le altre posizioni sono già state definite). Alla prima udienza hanno deposto i testi dell’accusa, compreso colui che fece l’esposto. La società non è costituita parte civile.
