VERBANIA - 14-09-2023 -- L’ha rifatto ancora, a distanza di una settimana dal precedente arresto. Pregiudicato per reati legati agli di stupefacenti e sottoposto per questo alla misura della sorveglianza speciale, a un 23enne verbanese è fatto divieto -tra le altre cose- di uscire dai confini della città. L’ha disposto, nel mese di marzo e per un periodo di due anni e mezzo, il Tribunale di sorveglianza di Torino. Violare quel provvedimento equivale a commettere un reato e a finire in manette.
Al giovane è accaduto la scorsa settimana, quando è stato trovato dai carabinieri a Cannobio. Arrestato e rimesso in libertà in attesa di processo, l’ha fatto di nuovo ieri, nello stesso posto e sempre con l’Arma che l’ha colto in flagrante.
Il motivo della sua permanenza nel borgo dell’alto Verbano, già spiegato al giudice alla precedente convalida, è di natura lavorativa. Ha un contratto con un’impresa di pulizie e un cliente a Cannobio. Ciò, però, non gli garantisce la libertà di movimento, che deve essere concessa dal Tribunale di sorveglianza. Una domanda in tal senso l’aveva già presentata, senza però avere risposta. L’ha reiterata dopo il primo arresto, ma ha violato nuovamente le norme. Il giudice Marianna Panattoni ne ha convalidato oggi l’arresto e l’ha rimesso in libertà con obbligo di firma, respingendo la richiesta del pm della custodia cautelare in carcere.