VERBANIA - 13-09-2023 -- Il gup s’è dichiarato incompatibile e ha rinviato al collega che ha già annunciato di esserlo. Trovare un magistrato che non sia mai intervenuto nelle vicende di Saia è il primo compito del Tribunale di Verbania nel procedimento penale approdato oggi alla fase dell’udienza preliminare.
Bancarotta fraudolenta è il reato per il quale la Procura chiede il rinvio a giudizio gli ultimi due presidenti e un dirigente di Società area industriali e artigianali, la società mista pubblico-privato dichiarata fallita nel 2020. Il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri intende chiamare in causa Massimo Nobili, esponente politico di Forza Italia e del Pdl ed ex presidente della Provincia; l’ex sindaco di Bee e assessore comunale a Verbania Luigi Airoldi; e il direttore della società Gianfranco Trovati. Secondo l’accusa avrebbero contribuito, alterando i bilanci tra il 2010 e il 2014, a provocare il dissesto della società sovrastimando il valore del patrimonio immobiliare.
La stessa accusa era stata mossa, in fase di indagini, all’ingegner Franco Falciola, attuale vicesindaco di Domodossola chiamato in causa in qualità di tecnico, per aver redatto le perizie utilizzate per determinare il valore a bilancio degli immobili. La sua posizione è stata stralciata e archiviata. Il professionista ha prodotto documenti e memorie in cui ha dimostrato che l’incarico ricevuto non era finalizzato a una perizia finalizzata a rivedere i valori, ma a solo scopo commerciale.
La vicenda giudiziaria di Saia è singolare. La società è stata ammessa a concordato preventivo nel 2014 e, in quell’occasione, la relazione prodotta in Procura ha portato all’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di bancarotta poi archiviato. Il concordato preventivo non s’è mai perfezionato e, nel 2020, è stato dichiarato il fallimento. Un nuovo curatore ha preso in mano i bilanci, evidenziando i fatti che hanno convinto la Procura della sussistenza dei reati di bancarotta a carico dei due ex amministratori e del direttore.
Nell’udienza odierna, preso atto delle eccezioni sulle notifiche, il gup Rosa Maria Fornelli s’è dichiarata incompatibile avendo lei stessa disposto la riapertura delle indagini dopo l’archiviazione e ha rinviato ad ottobre di fronte al collega Mauro D’Urso, che ha anch’egli emesso provvedimenti nelle vicende Saia.