VERBANIA - 13-09-2023 -- Si chiama “Una Verbania a sinistra” e, a nove mesi dalle elezioni comunali, esce allo scoperto lanciando la volata verso il voto. Mentre il Pd, rimasto senza segretario cittadino, discute e si divide sul dopo-Marchionini, nel campo ideologico della coalizione si stanno muovendo due delle formazioni in lizza cinque anni fa: “Una Verbania possibile”, che aveva in Renato Brignone il proprio candidato, e Vladimiro Di Gregorio del Partito comunista italiano. La prima raccolse il 2,7% delle preferenze, la seconda il 2,9% e, insieme, hanno superato il 5%. Dal dato statistico e dalle idee condivise è nato “un percorso che definisse e valorizzasse gli elementi comuni, e alla luce della pessima stagione amministrativa in fase di conclusione, con una ancor peggiore rappresentazione della pochezza delle minoranze rimaste in Consiglio Comunale”.
“Una Verbania a sinistra” si impegna presentare alla città “una sinistra moderna, priva di ambiguità , rivolta al futuro, all’ambiente e ai giovani”, in discontinuità con la gestione Marchionini, accusata di “irrazionalità e non coerenza organica delle scelte”. “Oggi anche ex ‘marchioniniani di ferro’ chiedono il fatidico ‘cambio di passo’ – affermano in una nota stampa i portavoce del progetto –, si professano ambientalisti e alzano la voce su molte scelte discutibili di questi ultimi anni (dal prossimo piano regolatore, ancora saturo di cemento alla mancanza di visione di lungo periodo della macchina comunale), è sembrato necessario lavorare affinché chi certi temi li ha sempre perseguiti con coerenza e trasparenza, non venisse ‘oscurato’ da chi ha votato provvedimenti estremamente discutibili per ridefinirsi oggi ambientalista”.
Sulle alleanze, infine, plateale l’apertura ai 5 stelle “con cui ci piacerebbe aprire un dialogo franco sul futuro della città” e nessun veto “verso i nuovi soggetti che desiderano il cambio di passo rispetto il recente passato, ma ovviamente su basi di chiarezza e correttezza politica”.