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finetti

STRESA - 11-09-2023 -- Ciclista, musicista, commerciante, uomo di mondo. È stata alla stregua di un romanzo la lunga e piena vita di Giorgio Finetti, scomparso ieri all’età di 91 anni. Stresiano di Francia con origini vigezzine, era nato all’interno del Grand hotel Regina Palace, dove il papà Dante era responsabile delle manutenzioni. Sportivo appassionato di ciclismo, aveva un cugino in Francia -figlio di un emigrante di Prestinone che aveva lasciato la valle per fare lo spazzacamino- che aveva talento per la bicicletta e che, dopo averlo invitato a vederlo gareggiare come pistard al velodromo Vigorelli di Milano, lo invitò a seguirlo Oltralpe.

Finetti, che era uomo curioso, poliedrico e affamato di vita, accettò e iniziò a correre come semiprofessionista. Lasciate le corse si trasferì a Parigi e aprì un laboratorio artigianale di biciclette, che poi convertì in una rivendita di motorini, diventando il concessionario Piaggio della capitale francese.

Aveva una passione innata per la musica. Suonava e componeva e quando, nel 1993, ceduto il negozio tornò a vivere nella natale Stresa con la moglie André, si impegnò con l’associazione Storia e musica a Stresa, di cui è stato promotore e anima.

Lascia la moglie e il figlio Stephan, docente di Filosofia in Francia e, come il papà, pianista.

 


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