VERBANIA - 08-09-2023 -- I fatti sono datati, ma l’acrimonia continua a distanza di anni. Non regna l’armonia in un’antica tenuta di campagna di Oleggio Castello, da generazioni appartenente a una storica famiglia e conosciuta anche per l’allevamento di cavalli. Con la morte dell’ultima erede è passata ai tre nipoti, tra i quali figura una donna trasferitasi negli Stati Uniti da molti anni, che a New York svolge l’attività di artista. Una volta tornata per prendere possesso di ciò che le è stato lasciato, ha dovuto fare i conti con l’usufrutto che l’anziana zia aveva concesso, in segno di gratitudine, a due famiglie di fittavoli che l’avevano aiutata.
I rapporti, pessimi e sfociati in contenziosi civili, hanno una parentesi penale perché l’ereditiera newyorchese ha denunciato i fittavoli. Marito e moglie sono a giudizio per violenza privata e molestia o disturbo alle persone perché, in cinque episodi del giugno 20217, avrebbero impedito l’accesso alla donna e al suo tecnico che doveva effettuare un sopralluogo alla fogna e l’avrebbero insultata.
Un altro usufruttario deve rispondere di minaccia grave per aver tentato di investirla nel vialetto della tenuta con l’auto nel maggio del 2018.
In entrambi i procedimenti l’accusa ha chiesto l’assoluzione per tutti i capi di imputazione, ritenendo insussistenti sul piano penale le condotte denunciate, che si inseriscono in un contesto di animosità reciproca. Una tesi non condivisa dall’avvocato Giuseppe Russo, legale della parte civile che, al contrario, ritiene che si possa incorrere nel reato di stalking e, che, comunque, quanto riferito in denuncia dalla sua cliente sia testimoniato in parte da videoregistrazioni prodotte al giudice.