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VERBANIA - 06-09-2023 -- Il giudice non ha accolto la richiesta di legittimo impedimento, ma ha comunque rinviato il processo, seppur d’un giorno. Alla ripresa delle udienze penali dopo un mese di “ferie”, il Tribunale di Verbania ha dovuto fare i conti con un’assenza imprevista. Di fronte al giudice Marianna Panattoni era in calendario un procedimento con rito direttissimo successivo a un arresto. Alla sbarra, accusato di resistenza, lesioni ai carabinieri e rifiuto di fornire le proprie generalità, c’è un giovane d’origine nordafricana che, passeggero d’una vettura che aveva appena avuto un incidente, all’arrivo dei carabinieri li aveva aggrediti -lui sostiene, al contrario, d’essere stato picchiato ingiustificatamente- finendo immobilizzato col taser.
Il procedimento, che ha come parti civili due militari, è alle battute finali, rinviato a luglio proprio alla prima data utile affinché si chiudesse. Il pm Anna Maria Rossi era pronta a discutere ed era in aula anche il legale delle parti civili, Beniamino Ricca. Mancava, però, il difensore dell’imputato, professionista del foro di Ragusa con uno studio a Milano, il quale ha mandato alla cancelleria una richiesta di legittimo impedimento spiegando che era impossibilitato a presenziare per lo sciopero dei treni. Non un impedimento totale, ma una scelta – ha detto il pubblico ministero chiedendo il rigetto. Anche il giudice non ha ritenuto la giustificazione sufficiente e, pur rinviando perché incombevano altri procedimenti, ha dato al legale un giorno per presentarsi. Il processo è, infatti, aggiornato a domani alle 15 per discussione e sentenza.

 


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