CANNOBIO - 4-9-2023 -- "Una stagione culturale: tutta da sfogliare", è lo slogan che accompagna la stagione culturale autunno inverno di Cannobio. Un cartellone di eventi che anche quest'anno promette molti appuntamenti di qualità tra spettacoli, conferenze, incontri, da ottobre ad aprile. In attesa della presentazione ufficiale, venerdì 8 settembre, il sindaco Gianmaria Minazzi e il consigliere con delega alla alla Cultura Marco Albertella forniscono qualche anticipazione. A cominciare dalla rassegna teatrale che vede ancora la direzione di Paolo Crivellaro e promette grandi interpreti di fama internazionale e nazionale dove è proprio il teatro ad essere concepito come luogo centrale per la cultura e l'aggregazione del nostro territorio. Nel cartellone ecco allora la comicità delle nostre radici con I Legnanesi, ma anche la libertà espressiva di Giovanni Vernia, e le riflessioni con il giornalista Antonio Caprarica e con il medico Filippo Ongaro. Sintetizzando, la stagione invernale è ancora composta da tre macro categorie: la stagione teatrale, una breve rassegna cinematografica e una proposta di appuntamenti culturali.
La tanto apprezzata stagione teatrale propone un cartellone composto da spettacoli con commedie brillanti di compagnie e
solisti. Gli appuntamenti cinematografici sono dedicati alla scoperta di piccole e grandi
pellicole della cinematografia internazionale.
"Con piacere proporremo inoltre una stagione culturale: la prima parte incentrata su appuntamenti di carattere teatrale e la seconda parte legata a conferenze con momenti di condivisione e dialogo - spiegano Minazzi e Albertella -. Daremo spazio ad alcuni progetti nati e sviluppati sul nostro territorio.
Ci sarà anche spazio per due appuntamenti in luoghi emblematici per la nostra comunità: Palazzo Parasi e la chiesa di Santa Marta, dove presenteremo due pubblicazioni legate al nostro territorio.
L’obiettivo finale è di lasciare agli spettatori un ricordo, un’esperienza e uscire arricchiti
da una bella serata. Arrivederci a teatro, la casa dei cannobiesi”.