VERBANIA - 17-08-2023 -- Documenti, supporti informatici e gran parte di quanto sequestrato durante le indagini sono stati dissequestrati e restituiti ai legittimi proprietari. La Procura di Verbania, che da più di due anni indaga sul disastro del Mottarone, è pronta ad avviare la fase processuale del procedimento per la precipitazione della funivia che, il 23 maggio del 2021, provocò 14 morti e un ferito. Non sono le uniche accuse contestate dal procuratore capo Olimpia Bossi e dal sostituto Laura Carrera, che hanno riscontrato la violazione delle norme di sicurezza e la falsificazione dei registri in cui andavano annotate le manutenzioni.

Sono stati delineati più capi di imputazione e, durante l’incidente probatorio, chiamati in causa 14 soggetti (2 società e 12 persone fisiche) che, all’avviso di chiusura indagini, sono scesi a 8 (2 più 6). L’ultimo passaggio che manca è la formale richiesta di rinvio a giudizio che, depositata al gip, raggiungerà gli indagati con la fissazione dell’udienza preliminare, che si ipotizza avverrà in tardo autunno, prima della fine dell’anno.

I dissequestri vanno letti in questa direzione, così come la decisione di far rimuovere dal bosco in cui cadde la cabina numero 3 la fune traente spezzatasi dopo la rottura a ridosso della testa fusa, causa secondaria – secondo i periti – della tragedia che sarebbe avvenuta per il disinserimento dei freni d’emergenza in prima battuta e anche per i mancati controlli periodici che avrebbero potuto evitare il disastro.

Le funi arrotolate e i pezzi analizzati in incidente probatorio restano sotto sequestro nel capannone della protezione civile provinciale, al Tecnoparco. I sigilli permangono a tutto l’impianto, comprese le tre stazioni nelle quali, tuttavia, è stato autorizzato un sopralluogo per consentire ai tecnici incaricati da Monterosa 2000 e dal comune di Stresa di effettuare uno studio di fattibilità sulla ricostruzione dell’impianto.