VERBANIA - 15-08-2023 -- Scatterà solamente il 1° gennaio, con ampio anticipo sulla prossima stagione turistica, l’incremento dell’imposta di soggiorno di Verbania, che quasi raddoppia il suo gettito. Il comune capoluogo ha deciso di rivedere al rialzo le tariffe stabilite nel 2011, all’entrata in vigore di questa imposta, che si paga per ciascuna persona che pernotta in una struttura ricettiva a qualsiasi fine, turistico o lavorativo, per tutte le differenti tipologie: dalla casa vacanze all’albergo, passando per campeggio e b&b.
La manovra, effettuata per recuperare gettito, “al fine di garantire adeguata copertura finanziaria - si legge nell’atto che rivede le tariffe - ad una serie di misure ed interventi che si intende realizzare per garantire una maggiore qualità ai servizi offerti in favore dei turisti”, è stimato porterà nelle casse pubbliche 457.000 euro in più l’anno. Che, considerando che il 2022 s’è chiuso con 551.452,15 euro accertati, è un deciso passo in avanti.
A ciò corrisponde, sostanzialmente, un raddoppio della singola imposta per quasi tutte le categorie. Verbania, che aveva tariffe tra le più basse del Lago Maggiore, passa da 50 centesimi a 1 euro a notte per hotel a 1 e 2 stelle e, soprattutto, per tutto l’extra-alberghiero, campeggi in primis (la prima fonte di presenze turistiche). I 3 stelle triplicano: da 0,5 a 1,5 euro, mentre l’incremento per 4 stelle e 5 stelle è di un euro secco, rispettivamente da 1,5 a 2,5 e da 2,5 a 3,5.
Gli adeguamenti collocano il capoluogo tra i centri rivieraschi con l’imposta più cara, e non colgono l’opportunità concessa dal governo l’anno scorso quando, per quei territori che hanno un numero di presenze turistiche nettamente superiori ai residenti, fu deciso che avrebbero potuto innalzarla sino a 10 euro a notte, quando il limite ordinario è di 5.