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HAWAII - 14-08-2023 -- Stanno bene e si trovano lontani dalla “zona rossa”, dove erano fino a poche ore prima che la situazione precipitasse. Karen Rossi e Ruggiero Frisardi, marito e moglie di Verbania che quest’anno hanno scelto le Hawaii per le vacanze, assistono da Big Island a quanto sta accadendo a Maui. Big island è -come indica il nome- la più grande delle isole dell’arcipelago statunitense e si trova a sud di Maui, dove diversi incendi stanno provocando ingenti danni e vittime.

“Le notizie che riceviamo qui sono frammentarie e ci vengono dai racconti dei locali incontrati per strada – racconta Karen –: appena abbiamo intuito che ci fosse un pericolo reale ci siamo rifugiati in una zona sicura dell’isola. Molti turisti sono stati invitati a partire e lasciare posto agli sfollati di Lahaina”.

La coppia era a Maui il giorno del disastro. “La sera di lunedì scorso ci siamo messi in viaggio verso il parco nazionale dell’Haleakala. Durante il viaggio, dall’alto del vulcano abbiamo notato alcune strisce di fuoco in pianura, in un’area non abitata. Quella notte e il giorno successivo il vento è stato fortissimo per via dell’uragano Dora che passava a circa 600 miglia dall’isola. Successivamente, parlando con i locali, ci hanno raccontato che quel piccolo incendio in realtà si è ingigantito e non sono riusciti a contenerlo per via del vento appunto. Hanno impiegato tutte le forze dell’isola per provare a spegnerlo quando, successivamente, ne sono scoppiati altri due sull’isola. Uno di questi è proprio quello a Lahaina, quello che ha devastato e ucciso”.

Le fiamme sono dilagate all’improvviso, cogliendo tutti di sorpresa. “L’incendio è scoppiato un po’ fuori dal paese e, il giorno dopo, s’è espanso in pochissime ore nel centro e nella famosa Front street, che è stata devastata in un attimo. Forse i soccorsi non sono arrivati in tempo o forse il tempo è stato davvero troppo breve. Noi, quella mattina, scesi dal vulcano, abbiamo subito notato le strade danneggiate dal vento della notte, e come da programma ci siamo diretti proprio a Lahaina quel giorno, quando ancora non si sapeva nulla. Ci siamo resi subito conto che il vento stava causando enormi danni e non sembrava un luogo sicuro quindi ci siamo allontanati subito e nella via del ritorno abbiamo visto in lontananza proprio il fuoco che da lì a qualche ora avrebbe devastato il paese”.

I danni sono enormi. “Il fuoco ha raso al suolo tutto il paese e il vento ha fatto collassare alberi e pali della luce quindi moltissime persone sono rimaste bloccate, alcune sono scappate via mare. Noi a quel punto eravamo già in viaggio verso Hana, la zona più sicura dell’isola dove tra una tappa e l’altra abbiamo visto le immagini e sentito i racconti delle persone locali devastate dalla situazione, anche perché tutti loro hanno amici o parenti a Lahaina. Siamo rimasti due notti nei pressi di Hana, una zona davvero incantevole e poi ci siamo diretti all’aeroporto. La fila di turisti che rientrava era lunghissima ma le compagnie aeree hanno fatto di tutto per far rientrare i turisti e sono stati molto efficienti”.

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