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giorgio tigano

VERBANIA - 02-08-2023 -- Ammette d’aver votato scheda bianca, difende la sua scelta motivata, e invita a cercare in maggioranza i responsabili della mancata elezione del presidente del Consiglio comunale. All’indomani dell’assemblea di Palazzo Flaim che ha visto Giovanni Battista Finocchiaro De Lorenzi mancare di un voto il quorum per essere rieletto numero uno dell’assemblea municipale, Giorgio Tigano non si nasconde. Esponente del Gruppo misto (quindi fuori dalla maggioranza), con la sua presenza -stante le tre assenze in maggioranza di Silvia Arzeni e Cinzia Vallone del Pd, e di Massimo Ronchi del Centro civico- e insieme agli esponenti di Prima Verbania (Attalla Farah) e M5S (Raffaele Russo), garantiva che vi fossero 22 votanti. Per rimettere sulla poltrona di presidente il democratico Finocchiaro De Lorenzi, dimessosi dopo il “caso” dell’elezione contestata per l’errato calcolo del quorum evidenziato (a due anni di distanza) dalla prefettura, Tigano avrebbe dovuto scrivere il suo nome nella scheda.

Non l’ha fatto. “Mi sono limitato a richiedere al valente collega una dichiarazione di scuse per il suo evidente pubblico schierarsi a favore dell’Ospedale Unico del Vco pur sapendo che questa non era la posizione unanime di tutti i consiglieri, posizione che come Presidente ‘super partes’ avrebbe dovuto tutelare – scrive Tigano, anch’egli medico –. Se avesse riconosciuto il suo errore ho dichiarato la mia convinta disponibilità a votarlo. Dopo la sua spiegazione ove ha specificato che i suoi interventi sono stati solo e sempre di natura tecnica e non politica a favore di un ospedale unico non ho replicato e mi sono limitato a esprimere in silenzio il mio voto”.

“Per amore di verità lascio al giudizio dei cittadini la coerenza e trasparenza della mia decisione conclude –. La mancata elezione del collega Finocchiaro va ricercata solo nella mancata presenza di tre consiglieri di maggioranza che gli avrebbero garantito il superamento del quorum”.

Mentre una nuova riunione del Consiglio comunale è stata fissata per l’8 agosto, dai gruppi di minoranza arrivano frecciate verso la maggioranza. Verbania Futura e Lega hanno affidato a un comunicato stampa la sottolineatura delle “difficoltà politiche” del centrosinistra verbanese.

 


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