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boschi due

BROVELLO C. - 30-07-2023 -- Prevenzione e contrasto. Il blitz effettuato in settimana da polizia, carabinieri e Guardia di finanza nei boschi di Brovello Carpugnino risponde a questa doppia esigenza. Da un paio d’anni le aree verdi circostanti lo svincolo dell’A26 sono diventate una piazza di spaccio en-plen-air. I pusher che vengono da fuori si insediano all’interno del bosco, approntano uno o più bivacchi e attendono, con lo stupefacente pronto all’uso, l’arrivo dei clienti. Contano sulla privacy che garantisce un luogo impervio e ameno, che fornisce più vie di fuga ed è facilmente controllabile. Chiunque si avvicini può essere avvistato con largo anticipo e, nel caso di tutori dell’ordine, far scattare la fuga.

Si tratta di un fenomeno non nuovo, molto radicato in Lombardia, specialmente nella fascia di confine con la Svizzera tra Varese e Como. Sulla sponda lombarda del Verbano nei mesi scorsi ha fatto clamore la notizia della sparatoria nella quale, dall’arma di un carabiniere che pattugliava i boschi dello spaccio, è partito un colpo che ha ferito alla schiena e ucciso un giovane magrebino. Nelle settimane successive sono entrati in azione i reparti speciali dei Cacciatori delle Alpi, che hanno effettuato controlli e pattugliamenti approfonditi.

A Brovello Carpugnino si fa lo stesso, per dimostrare che i boschi non sono luogo di libero traffico per criminali e per sradicare questo commercio illegale. Difficile cogliere in flagranza i pusher, anche se ciò è già avvenuto. Nel dicembre del 2021 i carabinieri del Nucleo radiomobile di Domodossola avviarono un’indagine che portò, nel mese di marzo, all’arresto di tre giovani marocchini, poi condannati -tra patteggiamenti e procedimenti con rito abbreviato- a severe sanzioni.

Il problema è che sono stati subito sostituiti e la piazza s’è riaperta ai clienti. Per scoraggiare questi ultimi, intensi sono i controlli, anche stradali, che portano le forze dell’ordine a segnalare alla prefettura gli assuntori per le conseguenti sanzioni amministrative: una multa e, in alcuni casi, la sospensione temporanea della patente.

Prevenzione, sanzione e indagini perché, oltre ai controlli, prosegue l’attività investigativa per assicurare alla giustizia gli spacciatori.

 


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