VERBANIA - 26-07-2023 -- Riprenderà in autunno, col giudice chiamata a pronunciarsi sulle eccezioni preliminari, il processo per i 15 morti alla casa di riposo Anni Azzurri – Palladio di Dormelletto nei mesi di marzo e aprile 2020, quando il Covid imperversava nella sua fase più acuta e mortale. In un mese esatto, tra il 23 marzo e il 24 aprile, otto uomini e sette donne ricoverati nella struttura protetta gestita dalla Kos Care, già affetti da altre patologie e di età compresa tra i 73 e i 99 anni, persero la vita per le complicazioni insorte dopo aver contratto il coronavirus.
Secondo il sostituto procuratore di Verbania Nicola Mezzina, che ha coordinato le indagini, i decessi furono determinati dal comportamento negligente di chi era chiamato a gestire la strutture: il direttore sanitario Claudio Alessi e i due medici dell’Asl convenzionati per l’assistenza nella Rsa. Sonia Ciurcovich e Aldo Venuti. Sono accusati di omicidio colposo e della violazione delle norme sulla sicurezza sanitarie.
All’ultima udienza uno dei legali della difesa ha contestato al pm Mezzina di aver introdotto nuove prove in una fase in cui le indagini sono chiuse con un supplemento di richiesta ai suoi consulenti medici. Il magistrato, dopo aver lascito che le parti discutessero, ha rinviato alla ripresa delle udienze, dopo l’estate, lo scioglimento della riserva, anche sulla chiamata di Kos Care come responsabile civile nel procedimento, con richiesta di risarcimento nel caso gli imputati fossero condannati.
È stata invece citata, per lo stesso motivo, l’Asl. Non quella del Verbano Cusio Ossola, che non è territorialmente competente. Dormelletto, che ricade nella giurisdizione della Procura di Verbania, è comune novarese ricadente nel distretto dell’Asl Novara.