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p d giustizia 22

VERBANIA - 22-07-2023 -- La carta Postepay su cui era stata versata la somma (350 euro) era della mamma ed era stata lei stessa a trattare con la parte offesa per rimettere la querela. Ma, a processo, c’è andato il figlio, giovane residente in Lombardia accusato di truffa aggravata per aver fraudolentemente incassato la somma concordata per l’acquisto on-line di uno smartphone di seconda mano mai consegnato.

Sette mesi e 200 euro di multa la richiesta avanzata dal pm Portalupi ma non accolta dal giudice, che ha ritenuto sussistente il dubbio evidenziato dal difensore d’ufficio, Christian Ferretti, secondo cui non c’era alcuna prova che fosse stato l’imputato a orchestrare la truffa, né poteva essere tenuto buono l’assunto per cui, essendo più giovane e verosimilmente esperto di tecnologia, avesse agito all’insaputa della mamma, mai indagata, né sentita in fase di indagini.

 

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