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VERBANIA - 16-07-2023 -- Per la Procura è colpevole di falso in concorso, per aver permesso che un’altra persona al posto suo sostenesse -peraltro con successo- l’esame teorico della patente. È di un anno di carcere la richiesta con cui il pm Anna Maria Rossi ha chiesto la condanna di un 35enne ghanese residente in Lombardia. Il suo nome figurava tra coloro che, il 26 settembre del 2019, alla Motorizzazione di Domodossola avrebbero dovuto sostenere il quiz propedeutico al rilascio della licenza di guida. In realtà chi si presentò ai funzionario dell’ufficio era un connazionale più vecchio di lui di dieci anni. La Polstrada, che intervenne a esame ultimato contestando il reato, era a conoscenza del “trucchetto”. Dagli uffici domesi era già stata inoltrata, all’atto di ricezione dei documenti, una segnalazione per alcune circostanze sospette e, così, quando l’esaminando si presentò, lo lasciarono fare pur sapendo che non era chi diceva di essere.

Colui che materialmente vidimò le schede -e che già l’aveva fatto in un’altra circostanza, sempre scoperto- ha già definito la sua posizione con la giustizia. Resta da chiarire quella del beneficiario. Secondo il suo avvocato, Alessandro Corletto, va mandato assolto, e non solo perché furono le forze dell’ordine e i funzionari a indurre i due a commettere il reato, ma anche perché non c’è prova che abbia commesso il falso.

 


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