VERBANIA - 09-07-2023 -- Sale al 40% il rimborso per gli azionisti “azzerati” delle banche venete. Il parlamento ha dato il via libera all’emendamento del regolamento del Fir –Fondo indennizzo risparmiatori– che redistribuisce il residuo del denaro non assegnato rispetto alla dotazione iniziale. Resta il paletto del tetto massimo di 100.000 euro per ciascuna persona e le altre condizioni d’accesso. La novità riguarda chi ha già ricevuto il 30% delle somme perse con le azioni di Veneto banca (per le obbligazioni subordinate il rimborso era e rimane al 95%).
Nell’accogliere positivamente questa novità, il Movimento difesa del cittadino di Verbania, che rappresenta numerosi azionisti, informa che i destinatari già seguiti saranno contattati direttamente. “Per le modalità del ristoro la nostra associazione provvederà a contattare ciascun risparmiatore si era già fatto assistere per il primo ristoro per le integrazioni documentali necessarie ed assicuriamo che ove dovesse emergere, come riteniamo emergerà, all'esito dell'ulteriore riparto che residuino ulteriori somme, faremo tutto quanto nelle nostre
possibilità per far sì che anche tali ulteriori somme vengano destinate ad indennizzare i risparmiatori ‘traditi’” – afferma il presidente Ettore Francioli.
Domani intanto, l’avvocato del movimento, la verbanese Clarissa Tacchini, sarà a Roma per la prima udienza del processo penale contro Prcewaterhouse cooper -la società di revisione che validò il bilancio 2014- e la sua responsabile italiana, a processo per ostacolo alla vigilanza e falso in revisione. Il gup di Roma s’era dichiarato incompetente a gennaio, rimandando gli atti a Treviso, sede della banca. Ma la Cassazione, chiamata in causa col nuovo rito della riforma Cartabia, ha stabilito che si vada avanti nella Capitale, anche se queste dilazioni avvicinano la prescrizione. “In tale procedimento - precisa l'avvocato Tacchini - siamo già costituiti parte civile sia come associazione che in rappresentanza di molti risparmiatori del territorio”.