VERBANIA - 07-07-2023 -- La parte offesa dice di non conoscerlo, né di aver mai avuto a che fare direttamente con lui, di non avergli mai fatto torti e di essere perseguitato per gelosia, probabilmente perché lui ha avuto successo nel lavoro. Vengono dall’Albania, entrambi trapiantati sul Lago Maggiore, i protagonisti del procedimento per stalking che si sta discutendo di fronte al giudice Ines Carabetta. La parte offesa è un 40enne impresario edile che dice di essere vittima di un connazionale di 33 che da anni lo pedina, lo insulta e lo minaccia. L’ha denunciato nel 2019 e nei due anni seguenti ha fatto seguire alla prima, altre querele sulle quali la Procura ha costruito l’accusa di atti persecutori.
I fatti cui si riferisce il processo sono circoscritti a un arco temporale di sei mesi, tra l’ottobre del 2020 e il marzo del 2021. “Me lo trovavo ovunque, e accade ancora oggi” – ha raccontato la parte offesa, che ha detto di subire un forte stato di stress per le minacce di morte ricevute in un’occasione e per i pedinamenti riferiti.