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VERBANIA - 06-07-2023 -- La rapina impropria è stata riqualificata come furto -per il quale non è stata sporta querela- ma le lesioni, aggravate dall’averle provocate per commettere un altro reato (il furto, appunto), restano. Si sono ridotte le contestazioni a carico del 42enne svizzero arrestato nel settembre dell’anno scorso a Verbania mentre cercava di andarsene dall’Ostello di Pallanza -doveva aveva soggiornato- portandosi via suppellettili.

Aveva caricato sulla propria auto coperte, cuscini, capi d’abbigliamento e biancheria intima femminile sporca recuperata da un cestino trovando ad opporsi la titolare della struttura e un suo dipendente, contro i quali s’era scagliato con pugni e calci, provocando loro lievi lesioni.

Erano intervenuti i carabinieri che l’avevano prelevato e arrestato con accuse di una certa gravità. Soprattutto la rapina impropria, così qualificata perché la sottrazione di quegli oggetti era avvenuta con la violenza.

A seguito del dibattimento, apprestandosi a concludere, il pm Maria Portalupi ha riqualificato il fatto in furto, che non è procedibile perché la titolare dell’Ostello non ha mai presentato formale denuncia. Nel formulare la richiesta di condanna a 7 mesi, ha mantenuto l’aggravante delle lesioni, anche se la prognosi è stata di pochi giorni.

Il 42enne elvetico è stato, a cavallo dell’anno scorso, una presenza “ingombrante” a Verbania. Oltre a questo episodio, è stato espulso dall’Italia su ordine del questore per essere stato sorpreso a circolare a piedi a Pallanza, con fare minaccioso, mascherato da lupo e con in mano un’ascia che poi s’è rivelata un giocattolo.

 

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