VERBANIA - 06-07-2023 -- Il numero comparso sul display del cellulare pareva autentico. Era il numeroverde di Intesa Sanpaolo e dietro di esso una voce maschile, qualificandosi come addetto alla sicurezza della banca, comunicava al cliente -un uomo residente nel Cusio- un tentativo di bonifico non autorizzato attivato sul suo conto corrente che andava investigato al più presto.
Fu così che, nel 2021, il truffatore contattò la sua vittima. Il cliente, preoccupato, seguì le istruzioni impartite e, entrando in una app indicata, inserì le proprie credenziali dell’home banking credendo di effettuare un controllo di sicurezza. In realtà aveva consegnato al malvivente le “chiavi” del conto corrente dal quale questi effettuò, su una carta PostePay a lui riconducibile, un bonifico di 1.499 euro, il massimo consentito.
Dopo quell’operazione il conto venne bloccato e il fatto denunciato alla polizia che, investigando sull’ipotesi di una truffa on-line, è risalita all’identità del beneficiario di quel trasferimento di denaro che, rinviato a giudizio per truffa, è stato condannato a 9 mesi, oltre che al risarcimento del danno alla parte offesa, costituita parte civile con l’avvocato Angelica Chiurillo, e alle spese legali.