VERBANIA - 04-07-2023 -- All’incrociarsi dell’auto, una vettura dei carabinieri e una Mercedes classe C, c’è stato uno scambio di sguardi. Quello dei militari ha riconosciuto nel conducente della vettura la stessa persona alla quale, qualche tempo prima, avevano ritirato la patente. Erano circa le 12,30 e, invertita la marcia, la pattuglia dell’Arma ha fatto segno alla Mercedes di fermarsi. È in quell’attimo che, non rispondendo alla richiesta, l’auto s’è dileguata, accelerando e imboccando a Villadossola un tratto di pista ciclabile interdetto ai veicoli. I carabinieri, temendo di mettere in pericolo altri utenti della strada, alla fine hanno desistito dall’inseguimento ma, in possesso dei dati anagrafici -perché lo conoscevano e avevano annotato gli estremi della targa- una volta tornati in caserma hanno deferito l’autista per resistenza, sanzionandolo anche per aver guidato con la patente sospesa.
Processato al tribunale di Verbania, l’automobilista è stato condannato a 6 mesi, con la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziale, un mese in meno di quanto chiesto dal pm, che ritenendo irresponsabile e pericolosa la condotta tenuta nella fuga di fronte ai carabinieri, aveva domandato gli fossero negate le attenuanti generiche.
Per la difesa non s’è trattato di resistenza, non sono state usate minaccia o violenza per impedire lo svolgimento di un’attività di polizia, ma semmai una violazione meno grave del codice penale o un illecito amministrativo, da codice della strada.