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codice rosso

VERBANIA - 03-07-2023 -- “Non voglio essere cronaca, voglio solo essere padre”. Lo slogan è quello che da tempo campeggia sul muro del suo ristorante di Domodossola e che, in un’udienza penale, ha esibito stampato su una t-shirt. Lo slogan, affisso stamane alla cancellata del tribunale di Verbania (poi spostato a lato), è il “manifesto” con cui Gianluca Albano, ristoratore ossolano, protesta contro le norme del cosiddetto “codice rosso” e delle leggi contro la violenza di genere. Partendo dal proprio caso personale, ha fondato un’associazione e stamane ha improvvisato un sit-in di fronte a Palazzo di giustizia, durato tutta la mattinata.  

Imputato in un processo penale che sarà discusso la prossima settimana, Albano è accusato di lesioni e di stalking alla ex (lei deve rispondere di lesioni e di sottrazione di minore), oltre che di aver violato il provvedimento di avvicinamento. Non può vedere il figlio per un provvedimento del giudice. Quando ha testimoniato in aula, ha attaccato i servizi sociali, difendendo le parti dei “200 padri morti suicidi nel 2021 e dei 4.000 finiti in povertà dopo la separazione”.

 


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