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VERBANIA - 02-07-2023 -- Il giudice non ha creduto del tutto alle sue giustificazioni, ma l’ha assolto. Lieve tenuità del fatto è la formula con la quale un uomo residente nel Cusio è uscito dal procedimento penale nel quale era accusato di simulazione di reato. Non trovando più la propria automobile, si recò alla più vicina stazione dei carabinieri denunciando il furto della vettura. Indicò dove l’aveva lasciata e le circostanze della sparizione. Il veicolo venne successivamente ritrovato ma la versione fornita in querela non quadrava, tanto che, giudicato inesistente il furto, i militari procedettero per simulazione di reato. L’imputato s’è giustificato dicendo che il veicolo era stato nascosto dal figlio e quello era il motivo per il quale era stato tratto in inganno. Una storia non del tutto credibile, che non gli è bastata per assicurarsi un’assoluzione piena ma che gli ha comunque assicurato un giudizio più mite e un’assoluzione.

 


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