VERBANIA - 30-06-2023 -- Da assolvere per incapacità di intendere ma da sottoporre a un adeguato trattamento in una struttura specializzata. Sono queste le richieste del pm per il 39enne ossolano a giudizio per tentata estorsione. Tecnico informatico di professione, nel 2020 si occupò di gestire il rinnovo di software e hardware per un’impresa di pompe funebri che stava trasferendo la sua sede. Non solo presentò un conto ritenuto esoso dal cliente, ma comunicò all’azienda che tutti i dati custoditi sul server erano spariti e che, per ripristinarli, avrebbero dovuto pagare 7.000 euro. Un altro tecnico riferì che, in realtà, erano stati volutamente cancellati dal server e trasferiti in altro supporto. Ciò fece scattare la denuncia, con l’accusa di tentata estorsione.
Poiché l’imputato, non nuovo a procedimenti penali, è stato ritenuto affetto da vizio di mente da uno psichiatra, l’accusa ha chiesto che ne sia dichiarata l’assoluzione per incapacità di intendere, non disgiunta da un provvedimento ad hoc del giudice che tenga conto della pericolosità sociale.