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 ROLEX GDF

VERBANIA - 26-06-2023 -- Anche la Guardia di finanza e il personale delle Dogane, quando aprirono quei quattro borsoni, nel gennaio del 2017, rimasero a bocca a aperta. Trecentocinquanta orologi di lusso, del valore stimato di 1,2 milioni, è il “tesoretto” che un uomo di nazionalità giapponese trasportava come bagaglio a mano sul treno Euronight diretto a Parigi via Svizzera. Aveva con sé un Patek Philippe da 38.650 euro, 334 Rolex, 14 Omega e 1 Bulgari. Tutta merce non dichiarata, per la quale è stato denunciato e ora è a processo al tribunale di Verbania con l’accusa di contrabbando, per aver violato le norme doganali introducendo in Italia beni di lusso senza pagare le tasse. Quel maxi-sequestro, che ebbe anche risonanza mediatica nazionale, non ebbe mai spiegazione da parte del giapponese, titolare in patria di un’attività di rivendita di orologi e gioielli usati. Probabilmente era in giro per l’Europa per piazzare tutti quegli orologi, che erano perfettamente in regola: veri, certificati e non rubati. L’hanno confermato anche i testimoni sentiti oggi dal giudice Ines Carabetta, chiamata a giudicarlo per le violazioni penali. Quelle doganali gli sono già state contestate e ha saldato il dovuto.

 

 


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