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VERBANIA - 26-06-2023 -- Il 2022 di ConSerVco sarà ricordato come l’anno del “rosso”. Per la seconda volta nella sua quasi ventennale storia, la municipalizzata che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel Vco chiude un bilancio negativo. All’assemblea dei soci, convocata per venerdì a Palazzo Flaim, l’amministratore unico Giuseppe Grieco porterà un consuntivo in perdita per 609.239 euro. Inflazione e rincari hanno pesato non poco. Nonostante le entrate siano state sostanzialmente stabili (-2%), sono aumentati il costo dei sacchetti e dei cassonetti (156.000 euro, +29%), i carburanti (179.000, +15%), i contratti di trasporto (+30.000), quelli di fornitura degli automezzi (+20.000), i materiali di consumo (+20.000). Ci sono stati, inoltre adeguamenti contrattuali per il personale.

La perdita è coperta da risorse patrimoniali dell’azienda e non è necessario che i soci -i 74 comuni della provincia più il Consorzio rifiuti- ripianino con capitale proprio, ma è all’orizzonte un adeguamento delle tariffe per far sì che torni l’utile. Nel budget 2023, che si dovrà poi trasfondere nel ritocco della tassa rifiuti, si prevede di aumentare dell’11% i canoni, aggiungendo quindi 1,9 milioni. Il fatturato è stimato salga del 7% sino a 28,7 milioni, con un utile di 2.000 euro.

Sono intanto in corso le pratiche burocratiche per i due nuovi impianti di lavorazione dei rifiuti, entrambi finanziati col Pnrr: quello di Ornavasso che beneficia di un finanziamento di 4,7 milioni, e quello -oggi tema di discussione e confronto, contro il quale è sorto un comitato- che a Premosello Chiovenda trasformerà gli scarti organici in biometano per 20 milioni.

 


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