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CANNOBIO - 26- 6- 2023 -- Movida molesta a Cannobio, La denuncia è dei rappresentanti dei quartieri del centro storico che hanno raccolto un'ottantina di firme di residenti o proprietari di seconde case (tra questi il regista Maurizio Nichetti) che lamentano la persistenza di rumori nelle ore notturne. Non escludono così di ricorrere alla magistratura, dopo che l'incontro tra le parti suggerito dalla Prefettura, non ha portato esiti soddisfacenti.
"Nel paese dei rumori tutti sono contro tutti e la politica si spacca", titola il comunicato inviato dai rappresentati dei quartieri e che pubblichiamo integralmente.

Se il problema interessa numerosi comuni sulla sponda verbanese del lago, a Cannobio è aggravato da polemiche e divisioni politiche che rendono difficile ogni soluzione. E a farne le spese siamo noi cittadini esasperati dalla movida senza freni. Musica diffusa da bar e ristoranti del centro storico a volumi inaccettabili, canti e schiamazzi sino a notte fonda. E contenitori del vetro svuotati impunemente dopo la mezzanotte. “Quantestorie” incredibili si potrebbe dire pensando al regista Maurizio Nichetti, che a Cannobio è tra i firmatari di una petizione, di protesta e proposte, e che in paese anni fa ha ambientato il suo “Stefano quantestorie”.
Il Regolamento per la tutela della quiete pubblica negli ultimi anni è stato più volte modificato e mortificato. L’ultima volta venerdì scorso in un animato consiglio comunale. Le maglie dei limiti e dei divieti si sono allargate a dismisura. Mancano controlli adeguati e sufficienti. E noi cittadini - rappresentanti dei quartieri del centro storico e autori, appunto, di una petizione firmata da un’ottantina di persone - non sappiamo più che fare. Non resta che la magistratura, dopo aver coinvolto anche la Prefettura. Quest’ultima qualche mese fa ha imposto all’Amministrazione un incontro fra le parti. Ma poco o nulla è cambiato!
A Cannobio situazioni e protagonisti sembrano tratti dal film di Nichetti, dove nel negozio di una giocattolaia abbondavano... dei Pinocchio in legno. Storie surreali allora come oggi, dove tutti sono contro tutti.
Ignazio Littera, presidente del Consiglio comunale e membro della maggioranza, fa parte del nostro gruppo di protesta. La cosa non è ovviamente gradita al sindaco, Gianmaria Minazzi, che si trova tra l’incudine e il martello. Da una parte il presidente Littera e dall’altra il vicesindaco, Roberto Borlotti, titolare di uno dei bar sul Lungolago al centro della protesta, nonché provetto cantante nelle serate di Karaoke. In questa stagione ha cercato di mettere in regola il suo impianto di diffusione, ma i problemi persistono.
La minoranza in Consiglio comunale (due gruppi, ognuno con due membri) si astiene nelle votazioni sul Regolamento (così anche venerdì scorso), salvo votare a favore negli incontri della Commissione istituzionale che propone le modifiche al Consiglio. Accade con Giovanni Rubini, presidente della Commissione e capogruppo di una delle due liste di opposizione in Consiglio.
Tra i firmatari della petizione (e presenti l’altra sera fra il pubblico in consiglio comunale) anche l’architetto Mauro Bissattini (anima dei progetti di ristrutturazione del Lungolago e della Piazza lago di Cannobio e presidente della Commissione del paesaggio) e, come già detto, il regista Maurizio Nichetti che sulla piazza antistante il lago ha un appartamento di vacanza.
A complicare il tutto si aggiunge la protesta di albergatori, B&B, camping e proprietari di camere in affitto per turisti. Numerose le lamentele e le disdette degli ospiti per il fracasso notturno. Ma all’Amministrazione sembra, nei fatti, importare poco. Par proprio che per chi amministra il paese esistano imprenditori di serie A (Bari e ristoranti) e di serie B (hotel, B&B, camping e affittacamere).

 


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