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ospedale castelli inverno

VCO - 21-6-2023 -- Da una parte si esulta, dall'altra si grida al disastro. Una pioggia di reazioni si registrano all'approvazione, avvenuta martedì 20 giugno, della delibera che dà il via libera alla ristrutturazione radicale degli ospedali di Domodossola e Verbania annullando di fatto ogni ipotesi di un nuovo ospedale unico provinciale.
Conferma la scelta annunciata nei giorni scorsi di ricorrere alla Corte dei Conti, il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini: "Il Consiglio Regionale del Piemonte ha votato su una scelta priva della ragionevolezza tecnica di supporto e in palese contrasto con gli stessi studi commissionati dalla Regione, ed è per questo che come Amministrazione Comunale unitamente ad altre, valuterà ogni possibile azione, a partire dalla tutela suprema della sanità pubblica, con azioni di ricorso ed esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti, per difendere gli interessi dei cittadini ad avere una sanità pubblica forte ed efficiente".
Di contro: "Dopo più di 20 anni di attesa finalmente un investimento concreto per il futuro della sanità del Verbano Cusio Ossola". Così Forza Italia Vco per voce della coordinatrice Mirella Cristina. “Il Covid ha cambiato il mondo e le risposte che la politica deve dare - ha proseguito Cristina-, quanto approvato risponde alle esigenze di cittadini che vivono in un territorio complesso e fragile e lo fa con risorse certe. Il nostro territorio in tema di sanità non può più attendere, il progetto di due nuovi ospedali con 150 posti letto ciascuno, unito a una efficace medicina territoriale, pone finalmente basi solide per una politica sanitaria efficiente, moderna, efficace. Che sarà, auspico, anche capace di attrarre professionisti: un problema, quello del personale, non del Vco ma nazionale.
Tutto questo nonostante la sinistra abbia cercato di affossare anche questo importante progetto, ieri l'ultimo tentativo con la minaccia del sindaco Marchionini di adire alla Corte dei Conti".
Roberto De Magistris della segreteria di Grande Nord Piemonte: "Vista l’incapacità a realizzare l’opera si ripiega sul recupero dell’esistente.
Anche se ancora non si sia deciso nulla nello specifico dell’integrazione dei due nosocomi e soprattutto
sul livello dei due Dea, (ricordiamo che i numeri e la legge Nazionale prevedano un solo Dea di primo
livello), facile prevedere che assisteremo alle solite guerre di campanile, in ogni caso non posso che rallegrarmi della scelta.
Quello che importa alla gente è la qualità e le tempistiche dei servizi alle persone che oggi sono al
minimo storico".
Il sindaco di Baveno, Alessandro Monti: "I due ospedali 'sotto casa', in questi anni, hanno visto emergere tutti i limiti con un progressivo e forte abbassamento dei livelli minimi delle prestazioni, con un servizio ormai inefficace, tempi "biblici" per le visite, mancanza di personale sanitario non attratto da questa situazione, invasione dei medici gettonisti, buchi nel bilancio; una situazione non certo rispondente alle necessità di chi ha bisogno di salute.
Capiamo che ai cittadini possa sembrare una soluzione migliore l’ospedale 'sotto casa', ma è una prospettiva che invece porterà, come dimostrato in questi anni, a un livello più basso della nostra sanità".
Dal gruppo di Verbania Futura che nei mesi scorsi aveva promosso la petizione per il mantenimento dei due ospedali, un plauso: "Esprimiamo grande soddisfazione per una decisione che, salvando l’ospedale Castelli e il suo DEA, risponde pienamente alla preoccupazione sollevata da migliaia di cittadini che hanno firmato la nostra petizione a difesa dell’Ospedale “di Verbania” e del suo DEA.

Ora le competenti strutture della Regione Piemonte avranno pieno mandato per dare seguito all’investimento di 100 milioni di euro che porterà alla completa rigenerazione dell’ospedale 'Castelli'. Questa delibera apre il percorso degli atti amministrativi necessari a dare concreta attuazione al più importante investimento che l’ospedale di Verbania abbia mai ricevuto.

Ringraziamo la maggioranza di centrodestra che in Consiglio Regionale ha sostenuto convintamente la ricostruzione dell’ospedale Castelli, i Sindaci e i cittadini che hanno supportato questa scelta e tutti coloro che hanno sottoscritto la nostra petizione".

Per Italia Viva e Azione (l'ex terzo polo) "Una scelta demagogica e miope, rispetto alla quale siamo convinti che ci saran-
no ulteriori pronunciamenti in futuro vista l’ambiguità non diradata su elementi fondamentali come la presenza del DEA, il finanziamento effettivo, la sostenibilità economica e finanziaria e la tenuta degli stessi bilanci dell’Asl, oltre alla incapacità
della nuova soluzione ospedaliera ad attirare professionalità sanitarie.
La Lega e la destra hanno regalato al VCO un futuro sanitario di serie B, di migrazioni per le cure ai nostri cittadini e di sperpero di risorse pubbliche. Invitiamo i Sindaci a continuare la battaglia per una sanità pubblica dignitosa, noi saremo al loro fianco".

Il presidente del gruppo Lega Salvini Alberto Preioni, primo sostenitore della scelta di mantenere i due presidi ospedalieri, commenta soddisfatto: “Una scelta di buonsenso, la migliore possibile visti e considerati diversi fattori, tra cui la particolare morfologia di un territorio che è prevalentemente montano e dalla viabilità difficile, lo scenario post pandemico che ha modificato l’approccio nazionale alla medicina di territorio e la volontà espressa da migliaia di cittadini, oltre 30 sindaci e tantissimi amministratori del Vco”.

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