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p d giustizia 22 due

VERBANIA - 19-06-2023 -- La colluttazione, avvenuta fuori dalla discoteca Trocadero di Domodossola nel mese di novembre del 2015, s’era chiusa male per la vittima, picchiata da due persone sconosciute e finita all’ospedale con uno zigomo fratturato, traumi al volto e con una prognosi di 30 giorni. Lui, 32enne domese ma nato in Svizzera, denunciò di essere stato aggredito per futili motivi perché, in una serata in cui forse avevano ecceduto nell’alcol, i due aggressori avevano scambiato il suo accento francese come quello d’uno straniero. “Albanese di merda” - gli aveva detto uno dei due prima di rifilargli una testata sul naso. L’altro aveva completato l’opera con un paio di cazzotti al volto e un calcio nei testicoli.

Le indagini si indirizzarono verso due giovani ucraini, parenti a di loro, riconosciuti dall’amico dell’aggredito, anch’egli ucraino, che pur un po’ refrattario nell’identificare i connazionali, li aveva indicati. Uno, quello che aveva colpito per primo, ha scelto un rito alternativo ed è uscito dal processo. Il secondo, oggi 34enne, dopo essere stato condannato in primo grado a un anno di reclusione, senza sospensione condizionale, 4.500 euro di risarcimento provvisionale e alle spese di costituzione di parte civile.

La difesa, sostenuta dall’avvocato Alessandro Corletto, aveva insistito sull’inattendibilità del testimone nel riferire le circostanze dell’aggressione e la responsabilità del suo assistito. Tesi, questa, sposata dalla Corte d’Appello, che ha annullato la condanna. Si attendono le motivazioni.

 


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