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VERBANIA - 18-06-2023 -- Usa parole misurate, domande retoriche, dice e non dice. È affidato a Mattia Tacchini, consigliere comunale e avvocato di professione, l’intervento con cui Verbania futura, il movimento civico che fa capo a Giandomenico Albertella, torna sul dibattito e le polemiche esplose nell’ultima seduta del Consiglio comunale, quando la maggioranza revocò la convenzione per la segreteria generale con i comuni di Salasco, Civiasco e Carcoforo, facendo emergere un dissidio interno con l’attuale segretaria Antonella Mollia.

Ufficialmente quell’atto fu assunto -così spiegò a Palazzo Flaim il sindaco Silvia Marchionini- per ragioni di economia, per risparmiare.

Ci è stato spiegato che era una scelta fatta per non gravare sulle casse dell’ente – ha detto Tacchini nella conferenza stampa tenutasi l’altro ieri nella sede dell’associazione –, ma questo stride con le ultime decisioni della giunta, che ha stravolto la pianta organica, sdoppiando un intero dipartimento e prevedendo l’assunzione di altri due dirigenti”.

Questa riorganizzazione -che Albertella precisa essere “passata in sordina perché non tutti guardano questi atti”- non convince la minoranza, che ricorda come ci sia ancora un concorso aperto. “S’è chiusa a inizio anno, dopo un lungo percorso, la selezione per il nuovo dirigente a tempo indeterminato del Bilancio e delle Finanze. C’è una persona che ha vinto, che deve prendere servizio e che non si capisce perché non l’abbia ancora fatto. Ora, a procedura non ancora chiusa, viene stravolta la pianta organica e metà di quelle deleghe viene messa in un altro settore e affidata a un altro soggetto che dovrà essere scelto. A parte che è dubbio che sia legittimo nei confronti di chi ha vinto il concorso, ci chiediamo come sarà scelto il nuovo dirigente, forse scorrendo la graduatoria?”.

Tacchini, a proposito del concorso, ha parlato anche di un ricorso al Tar nel quale la giunta ha deciso di non costituirsi. “Un fatto strano, inedito – ha aggiunto –. Ci sarà un parere legale che consiglia se resistere o meno...”.

L’impressione, la stessa avuta a Palazzo Flaim, è che dietro il dissidio tra Amministrazione e segretaria generale ci sia altro e che la revisione della pianta organica sia una conseguenza del problema. “Di sicuro – ha concluso il consigliere comunale – non c’è alcun risparmio per il comune di Verbania. Anzi, semmai c’è un aggravio di spese per i dirigenti”.

 


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