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VERBANIA - 13-06-2023 -- Per la consulente psichiatrica incaricata dal giudice quel ragazzo non è capace di intendere e di volere, ma è però pericoloso, per sé e per gli altri. Non ci sarà una condanna penale, ma piuttosto una misura per contenerne la pericolosità sociale, per il ventiduenne del Verbano che, nell’estate di due anni fa, malmenò in ospedale due dottoresse e altrettanti infermieri. Ricoverato nel reparto di Psichiatria, voleva a tutti i costi essere dimesso, al punto da diventare violento. E di colpire il personale che cercava di contenerlo. A un medico uomo rifilò un pugno sul volto e altri pugni alla cosce, provocandogli la tumefazione del labbro superiore e una contusione nella zona dello zigomo, giudicate guaribili in 8 giorni. Peggio andò alla collega donna, uscita dal reparto con la frattura d’uno zigomo e 30 giorni di prognosi. E all’infermiere che, centrato da un cazzotto al naso, subì una frattura scomposta del setto (40 giorni). L’ultima infermiera accorsa per contenerlo ebbe solo un leggero trauma facciale.

Mandato a giudizio per violenza a pubblico ufficiale -a tale figura sono assimilati i sanitari nello svolgimento del loro lavoro- e lesioni, ha atteso l’esito della perizia del medico psichiatra, all’esito della quale, riconosciuto il vizio di mente, difficilmente il giudice lo potrà ritenere punibile.

 


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