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rapina arona

VERBANIA - 13-06-2023 -- Sei anni e mezzo a testa, tredici in due. È pesante la pena alla quale oggi il Tribunale di Verbania ha condannato due dei tre rapinatori che il 24 novembre del 2021 misero a segno una efferata rapina a mano armata alla gioielleria Zanaboni di Arona. Nel cuore della città del Sancarlone, in una via pedonale, poco prima delle 10 di mattina tre individui col volto semicoperto da mascherine chirurgiche entrarono nell’oreficeria e, mostrando una pistola a titolare e dipendente, in meno di un minuto e mezzo (88 secondi, cronometrati dalla videocamera di sorveglianza) svuotarono -dopo averla infranta con un piede di porco- una vetrina contenente orologi di lusso.

Se ne andarono via con 18 cronografi: 9 Tudor, 5 Rolex e 4 Iwc, per un valore commerciale di 150.000 euro. Li misero in una borsa che, all’uscita, consegnarono a un complice in bicicletta che si dileguò in un’altra direzione.

Le indagini dei carabinieri del Radiomobile di Arona portarono a identificare, tramite incroci di celle telefoniche, immagini delle telecamere, e testimonianze, una “batteria” di tre rapinatori lituani che, si scoprì, avevano effettuato un vero e proprio blitz dal Baltico al Verbano per “ripulire” la gioielleria su indicazione di un quarto uomo, un basista ripreso dalla videosorveglianza ma rimasto ignoto. Erano giunti in auto il giorno prima, avevano soggiornato in un hotel vicino a Malpensa e, al mattino, raggiunto Arona a piedi dalla stazione di Dormelletto, dopo aver preso il treno per Gallarate. A ritroso avevano recuperato l’auto per lasciare il suolo nazionale già in serata.

Due dei tre, Rimantas Lele e Mindaugas Mickevicius, sono stati rintracciati dall’Interpol, arrestati un anno fa ed estradati in Italia, dove sono tuttora detenuti. Dovranno scontare -salvo il giudizio di Appello- sei anni e mezzo di carcere (con 1.500 euro l'uno di multa), al termine dei quali saranno espulsi. Questo il verdetto pronunciato oggi dal giudice Beatrice Alesci, presidente del collegio composto da Ines Carabetta e Marianna Panattoni, che ha ridotto di sei mesi la pena chiesa dal pm Sveva De Liguoro.

 

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