VERBANIA - 12-06-2023 -- Il motivo scatenante, per il quale hanno afferrato i coltelli che avevano in casa ferendosi reciprocamente, era banale, futile. Uno dei due, un giovanissimo immigrato del Gambia, s’era lamentato con l’altro, senegalese, perché al rientro dal lavoro -è operaio in una pulitura metalli- aveva trovato aperto e parzialmente consumato il pasto lasciato al mattino nel frigorifero in comune. Al di là dei motivi, la lite fu furibonda, come accertato dai carabinieri intervenuti quella notte. Quando, mezzora dopo la mezzanotte di un giorno di giugno dell’anno, la pattuglia del Radiomobile raggiunse la piazzetta di via Repubblica a Trobaso, c’erano per strada i due contendenti feriti e un terzo convivente. Entrambi i duellanti avevano ferite da arma da taglio al braccio. Uno, il gambiano, fu portato in ospedale per essere suturato mentre l’altro rifiutò di salire sull’ambulanza e accompagnò i militari nel sopralluogo all’appartamento della lite. In un monolocale angusto e in disordine, trovarono schizzi di sangue per terra e sui muri. Il senegalese consegnò loro un coltello da cucina seghettato con manico in plastica di color bianco e un manico marrone senza lama. Disse che quelli erano gli oggetti con cui si erano feriti e per il possesso dei quali la Procura procede nei confronti di entrambi per lesioni aggravate, nel processo che s’è aperto oggi in Tribunale.