VERBANIA - 05-06-2023 -- Due hanno arrestato un esagitato armato senza sparargli, tre hanno tratto in salvo due aspiranti suicidi e quattro hanno liberato dalla segregazione domestica una giovane trattenuta contro la volontà dal padre.
Sono 9 i carabinieri che oggi pomeriggio, nella cerimonia del 209° anniversario dell’Arma, sono stati premiati con encomi e riconoscimenti che si riferiscono, non tanto a operazioni di polizia giudiziaria, ma a interventi d’emergenza o che hanno coinvolto soggetti fragili.
L’encomio solenne del comandante interregionale della divisione Pastrengo è andato al brigadiere capo Salvatore Moscato e al carabiniere Francesco Barulli, i componenti dell’equipaggio della stazione di Stresa chiamato, l’ottobre scorso, a fermare la folle corsa di Daniel Girardet, lo svizzero neonazi che aveva seminato il panico correndo in auto sulla ss33 puntando il fucile sui passanti e cercando di speronare gli altri veicoli. Una volta che se lo sono trovati di fronte con in mano un fucile, i due militari l’hanno convinto a deporlo, senza sparare come avrebbero potuto fare perché minacciati.
Prontezza di riflessi e sangue freddo sono le doti del brigadiere Giovanni Olgiati e dell’appuntato scelto qualifica speciale Davide Paletta, che nel settembre del 2022, col Radiomobile di Verbania, intervennero a Cannobio convincendo un aspirante suicida a scendere dal parapetto d’un ponte alto 25 metri. Lo stesso ha fatto il vicebrigadiere Francesco Pitzeri a Baveno. Libero dal servizio, mentre tornava a casa dopo aver preso le figlie a scuola, vide lo scorso dicembre una giovane che voleva buttarsi da un ponte. Si fermò e la trasse in salvo. Tutti e tre si sono guadagnati un encomio semplice dal comando interregionale.
Vivissimo apprezzamento del comando provinciale è il riconoscimento attribuito al luogotenente James Lui, al maresciallo Domenico Ranieri e ai carabinieri Lorenzo Silvestri e Giovanni Giannusa, che lo scorso febbraio hanno individuato, a Stresa, una giovane bengalese segregata in casa dal padre che non ne accettava la relazione sentimentale con un connazionale.