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jolette

VERBANIA - 04-06-2023 -- L’immagine simbolo dell’edizione numero 47 della maratona della Valle Intrasca non è quella dei vincitori Ronchi e Giacomotti, primi al traguardo con un tempo da record. La copertina di questa manifestazione podistica, che è anche festa popolare e che è animata da valori autentici, è la “jolette” sulla quale la verbanese Chiara Bonolis, spinta e sostenuta dal fratello Eugenio e dagli amici Alfredo Fasolo e Luigi Bacchetta, ha tagliato il traguardo.

Ventinove anni, disabile dalla nascita, Chiara per muoversi necessita di una sedia a rotelle. Per lei cimentarsi in una gara podistica dovrebbe essere un’utopia, un sogno che, grazie appunto a chi le vuole bene, è diventato realtà. L’estate scorsa, per festeggiare il conseguimento della laurea in Giurisprudenza (all’Università dell’Insubria, con il massimo dei voti, con una tesi dal titolo l’eliminazione delle barriere architettoniche nei luoghi di cultura tra diritto e inclusione) le hanno regalato la jolette, un mezzo speciale, progettato per affrontare la montagna e manovrato da due persone: una che da da motrice, che spinge il mezzo da dietro, e una che, in testa, tira e lo guida assecondando il terreno. Quel ruolo, alla Valle Intrasca -nel percorso della mezzamaratona- oggi l’hanno interpretato il fratello Eugenio e l’amico Gigi che, con l’assistenza di Alfredo per i punti più difficili, l’hanno condotta sino al traguardo di piazza Ranzoni, regalandole e regalandosi un giorno speciale.

 


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