VERBANIA - 01-06-2023 -- Diamanti veri o artificiali? Pietre e gioielli preziosi da commerciare o beni personali in transito? È a queste domande che il Tribunale di Verbania deve rispondere nel processo ai danni di un 42enne indiano residente in Croazia, denunciato dalla Guardia di finanza dopo un controllo effettuato su un treno proveniente dalla Svizzera e diretto in Italia in transito a Domodossola.
L’uomo, titolare insieme alla moglie croata di una gioielleria a Fiume, fu trovato in possesso di alcuni gioielli di un valore -secondo la perizia dell’agenzia delle Dogane e dei monopoli- superiore ai 50.000 euro, per i quali avrebbe dovuto pagare -secondo l’accusa- 11.429 euro di Iva.
L’indiano si difende innanzitutto dicendo che i gioielli erano in parte proprietà personali -la moglie ha portato in aula le foto di lei che le indossa il giorno del matrimonio- e non tutti destinati alla commercializzazione e che il valore era inferiore, di circa 27.000 euro. A questa conclusione è giunta la gemmologa consulente di parte, che ha ribattuto alle tesi degli esperti delle Dogane con una dissertazione scientifica sul metodo con cui calcolare il peso delle gemme incastonate e su come si possa, con i raggi UV-C, stabilire se la pietra è autentica, naturale, o creata artificialmente e, quindi, sintetica.