VERBANO - 01-06-2023 -- Gli ingredienti per un racconto di spie e delitti sullo sfondo del lago ci sarebbero tutti. Roba per i Le Carré, i Ludlum i Forsyth o i Grisham del 2023, dove luoghi che nell'immaginario sono tranquilli "sin troppo tranquilli", ecco che diventano crocevia di intrighi internazionali con tanto d'imprevisto. E l'imprevisto è mortale. Come quel fortunale che domenica sera, 28 maggio, ha affondato una house boat a Lisanza, trascinando con sé 21 persone e uccidendone quattro. Il tutto a soli cento metri dalla costa. Il fatto che quella imbarcazione fosse carica di agenti ed ex agenti dei servizi italiani dell’Aise e israeliani del Mossad e che, sopravvissuti e vittime siano stati immediatamente trasferiti in altri luoghi, stuzzica inevitabilmente fantasie e complottismi. Dettagli che non possono sfuggire ai media assetati di buone storie. Ma la verità è che sì, possiamo parlare di mistero, ma di concreto abbiamo solo domande.
Tra i giornali che si sono spinti più in là, il Corriere della Sera, che ricostruisce i fatti di quella domenica di fine maggio piuttosto nei dettagli e tornando indietro nel tempo azzarda ipotesi poco rassicuranti, come interessi sospetti e troppo pressanti dei russi al patrimonio immobiliare della costa lacuale, presenze di milionari israeliani e contrattazioni che potrebbero riguardare anche armi e tecnologie avanzate. Ma andiamo con ordine.
È domenica mattina e un'imbarcazione immatricolata in Slovenia con 21 persone a bordo, approda all'Isola Pescatori. Le persone, molti over 50, sono vestite come gitanti. Hanno jeans, polo e indossano scarpe comode, a mezzogiorno pranzano al ristorante Il Verbano. Sono audaci 007 in missione (o post missione) o sono solo vacanzieri un po' attempati? Infiltrati? In copertura?
A condurli all'isola lo skipper Claudio Carminati, che dopo la tragedia sarà indagato per omicidio e naufragio colposi.
La scelta dell'imbarcazione di Carminati, la "Good...uria" è casuale?
La moglie dello skipper, che morrà nel naufragio, è la cinquantenne russa Anna Bozhkova. Poteva essere un tramite? Una traduttrice?
Nella disgrazia hanno trovato la morte anche gli agenti italiani Tiziana Barnobi e Claudio Alonzi, di 53 e 62 anni, e l’ex Mossad Shimoni Erez. Per quest'ultimo ci sono stati in patria funerali dalla vasta eco mediatica.
Escludendo che, qualora vi fossero state motivazioni di intelligence alla base della "gita" sul Maggiore se ne possa mai venire a capo, il citato articolo del Corriere della Sera formula una serie di ipotesi inquietanti.
Punto di partenza: le acquisizioni immobiliari di "pesanti" personaggi russi, "focalizzati sulla riqualificazione e l’apertura di hotel". A questo proposito è citato "un 7 stelle a Pallanza, non lontano peraltro dalla magnifica villa acquistata da un altro russo d’improvviso sparito".
Altro affare "russo" coinvolgerebbe un secondo albergo extra-lusso a Baveno. Peccato però che con il via della guerra in Ucraina fare affari con i russi sia diventato pressoché impossibile. Ma ogni divieto sarebbe aggirabile passando da depositi in Svizzera, transiti di società italiane e straniere, e valigie colme di denaro su auto a noleggio.
E se i servizi seguivano un uomo in particolare e i suoi investimenti?
Il Corriere se lo chiede, paventando come risposta la possibilità offerta dalla presenza di ricchi ebrei ortodossi sul litorale del Verbano (gente dell'apparato o vicina) e col fatto "che gli israeliani potrebbero avere dei significativi interessi nel monitorare i contatti tra ditte italiane e iraniane, impegnate a trattare componenti civili usati per i droni impiegati proprio nella guerra". E come tralasciare, infine, che nel vicino novarese ci siano industrie che si occupano di elicotteri, aerei e ingegneria aerospaziale.
Insomma, i motivi per cui la comitiva di 007 potrebbe essersi attardata sul lago per "ragioni di lavoro" non mancano. È plausibile? Non lo sappiamo. Quel che è sicuro è che si tende a pensare agli agenti segreti come a persone che fanno della discrezione il loro stile di vita, anche facendosi passare - se è il caso - per tranquilli gitanti. Gitanti invisibili in luoghi che di gitanti vivono.
Poi finisce che il diavolo ci metta lo zampino, come nei romanzi.
Antonella Durazzo