CANNOBIO – 22.01.2016 – Agricoltura e allevamento,
storie di montagna, di fatica, di impegno ma anche di soddisfazioni e risultati concreti. L’altra sera al palazzo Parasi di Cannobio i protagonisti sono stati la famiglia Minoletti. Renzo e la moglie Piera Perli, insieme al figlio Pietro, hanno raccontato – e la sera era gremita – la storia della loro attività di produttori caseari che hanno anche nobilitato il territorio del Verbano, come conferma per esempio il premio Onaf “All’ombra della Madonnina” ricevuto pochi mesi fa a Milano all’interno degli eventi Expo.
L’introduzione è stata del sindaco di Cannobio Giandomenico Albertella e del presidente dell’Associazione allevatori Cannobio e Val Cannobina Mario Piffero. A moderare gli interventi il giornalista Teresio Valsesia, grande conoscitore della montagna e della sua storia rurale, che ha inquadrato storicamente l’allevamento e l’agricoltura di montagna mettendo in risalto le innovazioni che le hanno permesso di essere azienda in tempi moderni senza abbandonare la tradizione. Di certo, come ha ricordato la stessa Piera Perli, “ne è passato di tempo, da quando si raggiungevano gli alpeggi coi piedi scalzi, senza alcun aiuto se non la propria forza di volontà e tanta, tanta passione per il lavoro”. Doti, queste, trasmesse al figlio Pietro, che rappresenta la nuova generazione e che ha l’ambizione di creare un piccolo caseificio in quota, vicino agli alpeggi. Sarebbe l’ulteriore passo avanti dell’azienda nata nel 1987 quando i Minoletti lasciarono la bottega di macellai per acquistare un primo gregge di capre alle quali, nel tempo, hanno aggiunto alcuni capi bovini avviando una nuova attività.