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giunta fine anno vb
VERBANIA – 29.12.2015 – La città ha preso una svolta. 

Così Silvia Marchionini sintetizza il bilancio politico del suo primo anno “pieno” di amministrazione e dei venti mesi – “in realtà sono 565 giorni”, afferma scherzando – trascorsi alla guida della città di Verbania. Stamane, a pochi giorni da Capodanno, ha radunato la sua giunta (assente solo l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Forni, assorbito da impegni familiari) e ha illustrato in una conferenza stampa  il consuntivo del 2015 e i progetti del 2016. “Ci tengo a elogiare il lavoro della squadra – ha premesso Marchionini –: assessori validi, leali e di fiducia. Una giunta snella, di volti nuovi, con tante donne e che è la meno cara della storia di Verbania”. Se c’è una cosa che il sindaco rivendica più di tutte è l’impegno e la volontà di affrontare i problemi. “Abbiamo trovato un’eredità pesantissima di questioni irrisolte, che nessun candidato poteva nemmeno immaginare – ha affermato –: ma ci abbiamo lavorato sodo dando delle risposte che, forse, a qualcuno possono non piacere, ma che comunque ci sono: abbiamo dato un orientamento”.

Il sindaco ha sottolineato lo snellimento della macchina burocratica comunale intesa come alleggerimento del personale (6 dipendenti in meno del 2014) e dei costi (-13% di spese per utenze) e ha fissato alcuni punti fermi per il futuro. Come i rifiuti: “non pagheremo più per i servizi a piè di lista – ha detto riaprendo il contenzioso con ConSerVco – ma solo i servizi resi. Ogni mese, per esempio, paghiamo 30.000 euro per il lavaggio dei cassonetti che poi sappiamo quanto funziona… Nel 2016 la situazione dovrà cambiare: rivedremo anche la scheda di servizio”. Ribadendo l’impegno a ridurre ulteriormente la tassa rifiuti, anche l’assessore al Bilancio Cinzia Vallone ha indicato la strada: “introducendo i sacchetti di carta per l’organico diminuiremo il peso e potremo ritirarli una sola volta la settimana”. Vallone ha ricordato gli impegni mantenuti sulla Tari ma anche su Imu e Tasi e sulle tasse semplificate. “Nel 2016 lavoreremo su ogni centro di spesa per ridurre le spese in parte corrente”.

L’assessore alla Polizia municipale e al Commercio, Giovanni Alba, ha parlato di una città “trascurata nella viabilità”, garantendo manutenzioni e interventi di messa in sicurezza, ma anche dando per imminente rivoluzione dei parcometri, con il nuovo servizio che sarà operativo dal 1° febbraio. Sul commercio “è in atto un percorso per individuare le aree critiche e studiare incentivi per l’apertura di negozi”. Poi l’annuncio: “Il 2016 sarà l’anno della nuova farmacia comunale all’ex Carolina Alvazzi”.

Lavora a una “Verbania green” l’assessore all’Ambiente e Trasporti Laura Sau, che punta a “unire tutte le reti a fibra ottica che oggi non si raccordano”, a incentivare l’uso dei mezzi pubblici “confermando i nuovi percorsi delle linee urbane” e l’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Numerosi gli interventi nel campo del sociale, come l’imminente inaugurazione del nuovo dormitorio di Intra. “Sarà a gennaio – ha spiegato il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Marinella Franzetti –. Iniziamo con 6 posti nell’ex Rosa Franzi”. Franzetti ha parlato di buoni risultati dal tavolo delle politiche giovanili, dal contrasto al gioco d’azzardo annunciando l’impegno a dedicare tempo e risorse nel 2016 alle case popolari.

Nel campo della cultura e dell’istruzione, infine, i progetti per una città a misura di famiglie si vedranno nelle novità delle mense e dei pre e doposcuola. A spiegarli è stato l’assessore Monica Abbiati che s’è soffermata sulla riapertura dei luoghi della cultura: Villa San Remigio e il Museo del Paesaggio.

“Nel 2016 porteremo avanti i progetti di piazza Fratelli Bandiera, del lungolago di Pallanza e della ciclabile Suna-Fondotoce – ha aggiunto Marchionini –. E annuncio già due eventi, il Festival Collisioni e i mercatini di Natale a inizio dicembre 2016 a Intra”.

A proposito di eventi, il piatto forte sarà “Il Maggiore”. “Avremo una rassegna che ci accompagnerà verso l’apertura – ha confermato Vallone –. Abbiamo ereditato una cattedrale nel deserto, un’opera con errori progettuali madornali come i soli 500 posti a sedere: cercheremo di valorizzarla il più possibile anche con un brand internazionale. Nella prima fase la gestione sarà interna, ma pensiamo a una Fondazione con soci privati di capitale”.

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