VERBANIA – 22.12.2015 – Un’apertura e qualche giorno di riflessione.
La vendita del piano terra dell’ex Palazzo Pretorio in piazza Ranzoni a Intra potrebbe essere sospesa. Il condizionale è d’obbligo anche se, in questo senso, è arrivata dal sindaco Silvia Marchionini la disponibilità a valutare le osservazioni che una decina di consiglieri del Pd aveva sollevato nei giorni scorsi con una lettera firmata innanzitutto dal capogruppo Davide Lo Duca e dal segretario cittadino Riccardo Brezza.
Quella dell’ex Pretorio è una querelle iniziata a giugno, quando in Consiglio comunale approdò il piano triennale degli alienazioni, all’interno del quale era prevista, appunto, la vendita del negozio al piano terra di piazza San Vittore un tempo (negli anni ’80) “Casa della gomma”. Alle rimostranze della minoranza, in particolare del gruppo Comunità.vb, schierata a tutela del “palazzo pubblico più antico della città” s’erano associati anche alcuni elementi della maggioranza, compreso l’allora presidente del Consiglio comunale Diego Brignoli, astenuto al momento del voto. Allora il primo cittadino aveva messo d’accordo la maggioranza impegnandosi a sospendere la vendita e riproporla solo se le altre alienazioni fossero andate male.
D’improvviso, a inizio dicembre, è stato però pubblicato il bando per la vendita di quei circa 50 metri quadrati al prezzo base di 181.300 euro con offerte da presentare entro il 18 gennaio. La notizia, mai discussa preventivamente, ha mandato in subbuglio una buona parte del Pd. In 14 su 17 hanno firmato la lettera che chiedeva al sindaco la retromarcia. Ne è seguito un incontro poco partecipato concluso senza un accordo e con una decisione interlocutoria: il rinvio alla segreteria Pd. Nei giorni seguenti sono seguiti i contatti e ieri, vigilia del Consiglio comunale, il segretario cittadino Brezza ha avuto un colloquio con Marchionini proprio per discutere del problema. A questo è seguito un summit sotto i portici di Palazzo Flaim a mezzora circa dall’assemblea municipale. Dei 10 – perché nel frattempo alcuni hanno cambiato idea, ritirando la firma – sostenitori dello stop alla vendita non tutti erano presenti. A chi c’era il sindaco ha mandato segnali d’apertura, prendendosi l’impegno a ragionare e a riparlarne tra qualche giorno.
In aula, più tardi, all’interpellanza di Renato Brignone di Sinistra & Ambiente proprio sulla vendita del Pretorio, il sindaco ha rintuzzato tutti gli attacchi polemici ricevuti ma ha anche confermato l’elaborazione di una “proposta da qui a prossimi giorni possa trovare pieno riscontro e condivisione nelle forze del Consiglio comunale”.