VERBANIA – 20.12.2015 – Se l’è cavata con una multa
di 100 euro per il solo reato di minacce, ancorché aggravate. Dante Zanellato, anziano di Trobaso, ha chiuso venerdì in tribunale a Verbania la sua parentesi con la giustizia e la “coda” di una lite con una famiglia di vicini di casa, i Massera. Lite dai motivi futilissimi, nata per le foglie lasciate sul posto auto e proseguita con insulti a distanza sino al “fattaccio”. La sera del 4 luglio 2013 Giancarlo Massera si trovava in cortile quando incrociò Zanellato. L’incontro avvenne di fronte al garage di quest’ultimo, dal quale l’anziano estrasse un falcetto, che agitò in aria prima e durante una colluttazione nella quale il vicino riportò lievi ferite al capo. Sul posto intervennero le mogli dei due e, a calmare gli animi, un carabiniere vicino di casa. Ne seguirono reciproche querele, tutte rimesse dalle controparti su invito del giudice Rosa Maria Fornelli, che nell’udienza di venerdì ne ha preso atto, pur esprimendosi ugualmente perché i reati contestati a Zanellato – minaccia e lesioni – erano aggravati dalla presenza del falcetto. La difesa del’mputato, sostenuta dall’avvocato Alberto Pelfini, ha sempre negato che le ferite fossero imputabili all’attrezzo agricolo, sostenendo che furono provocate dal barattolo di gelato estratto dal freezer dalla moglie di Zanellato e usato per colpire il vicino. Il giudice in parte ha accettato questa linea, derubricando le lesioni aggravate in lesioni semplici, reato estinto con la remissione della querela. Circa le minacce, ha disposto per la multa di 100 euro.