VERBANIA – 17.12.2015 – Si preannuncia teso
e da clima battagliero il Consiglio comunale di Verbania convocato lunedì sera. Un argomento, su tutti, sarà sicuramente oggetto di discussione: l’incompatibilità di Michael Immovilli come consigliere comunale. L’esponente di Forza Silvio è l’autore del ricorso al Tar – accolto nella richiesta di sospensiva – sulla legittimità degli affidamenti degli impianti calcistici verbanesi da parte della giunta, è sul “banco degli imputati”. Questa sua condizione di parte in causa in un procedimento contro l’Amministrazione lo rende – secondo gli uffici comunali e la maggioranza di centrosinistra – incompatibile con il mandato conferitogli dai cittadini con le elezioni 2014.
Gli articoli 63 e 69 del Testo unico sugli enti locali disciplinano le incompatibilità e stabiliscono forme e modalità della contestazione. Dopo un primo tentativo “a vuoto” di contestazione del presidente del Consiglio comunale Marco Bonzanini (che non ha titolo di esprimersi perché l’eventuale decisione spetta al Consiglio comunale intero), l’incompatibilità di Immovilli è stata inserita all’ordine del giorno della seduta di lunedì. Toccherà ai 31 (più il sindaco) consiglieri eletti votarla. E si preannuncia bagarre perché il diretto interessato, che non potrà votare, si difende con pareri legali e pronunciamenti secondo i quali essendo la lite pendente proposta non personalmente ma come legale rappresentante si un’associazione, per giunta sportiva e senza scopo di lucro “non ho interessi personali da tutelare – dice Immovilli –, anzi: sto tutelando l’interesse collettivo della legittimità di atti e procedure”, non ci sarebbe incompatibilità.
Il consigliere di minoranza Renato Brignone, nei giorni scorsi, ha anche trasmesso alla presidenza un parere della regione Friuli Venezia Giulia che confermerebbe questa tesi, chiedendo conforto e il ritiro della delibera. A mettere ulteriore carne al fuoco c’è stata l’ordinanza di ieri del Tar con la quale sono state accolte le tesi di Immovilli e disposta la sospensiva delle delibere e delle determine impugnate.
Se l’incompatibilità verrà dichiarata Immovilli avrà dieci giorni per rimuoverla, pena il voto di decadenza. Un’eventualità contro la quale il consigliere si dice pronto a ricorrere nuovamente alla giustizia.